giovedì 11 giugno 2009

COMPITI VACANZE

X la classe 3^B:

Prossimamente vi invierò i testi dei compiti...

Connettetevi al più presto!!!

martedì 9 giugno 2009

PROGRAMMA D'ESAME MATEMATICA

Eccovi il programma per l'esame di Licenza Media dell'anno scolastico 2008/2009.

Buon ripasso...

Per la classe 3^B:



Per la classe 3^C:


martedì 7 aprile 2009

Auguri di Buona Pasqua

Forse vi sembrerò priva di una qualsiasi forma di originalità, ma le parole più semplici sono le più belle:

" Tanti auguri di Buona Pasqua! "

Vi auguro di trovare una sorpresa speciale nel vostro uovo di Pasqua: tanta felicità e gioia, oltre alla serenità. Auguroni.

lunedì 6 aprile 2009

PROVE INVALSI

Eccovi uno dei tanti siti che mette a disposizione le prove INValSI dell'Esame di Stato - I Ciclo - dell'anno scolastico 2007/2008.

RICORDATEVI DI STAMPARLE!!!

Così lunedì 27 aprile 2009 simuliamo la prova (Prof. ssa Martinoli).

http://www.invalsi.it/EsamiDiStato/risultati/Fascicolo1_Stampa.pdf

mercoledì 1 aprile 2009

La atmosfera terrestre

Senza l'atmosfera sulla Terra non potrebbe esistere la vita. L'atmosfera è una miscela di gas (soprattutto azoto - 78% - e ossigeno -21% -) che permette agli esseri viventi di respirare e li protegge dalle radiazioni provenienti dallo spazio.
L’atmosfera può essere divisa in diversi strati. Il modo in cui varia la temperatura con l'altezza viene usato per definire i diversi strati dell'atmosfera stessa.
Tale suddivisione, adottata dall'Unione Internazionale di Geodesia nel 1951, è:
troposfera, tropopausa, stratosfera, stratopausa, mesosfera, mesopausa, termosfera, termopausa, esosfera.
La temperatura dell'aria è variabile fortemente con l'altezza:
  • fino a una quota di 10-12 km diminuisce regolarmente di 0,5-0,7 °C ogni 100 m sino a raggiungere -55 °C circa;
  • da 12 km a 50 km aumenta sino a raggiungere 0 °C circa.
  • da questo punto la temperatura riprende nuovamente a diminuire sino a giungere a valori tra -70 e -100 °C a 80-90 km di quota.
  • ha allora inizio un rapido aumento che raggiunge negli strati atmosferici più alti i 1.000-2.000 °C circa. Data però l'estrema rarefazione delle molecole a queste altezze, il termine temperatura non ha riferimento alcuno con sensazioni fisiologiche, me è correlato unicamente all'energia di agitazione termica delle singole molecole.
Lo strato più basso, la troposfera, si estende fino a circa 15 km di quota nelle regioni tropicali e fino a circa 10 km alle latitudini temperate ed è caratterizzato da una diminuzione costante della temperatura di circa 5,5 °C per chilometro; è in questa fascia che si forma la maggior parte delle nubi.
Alla troposfera si sovrappone la stratofera. Nella parte bassa di questa fascia, la temperatura rimane pressoché costante all’aumentare della quota (aumenta leggermente nelle regioni tropicali); quindi, all’interno dello strato di ozono (ozonosfera), cresce più rapidamente e, al limite superiore della stratosfera, a circa 50 km di altitudine, raggiunge valori prossimi a quelli registrati sulla superficie terrestre.
Lo strato compreso tra 50 e 80 km di quota, detto mesosfera, è caratterizzato da una marcata diminuzione della temperatura con la quota.
Lo studio della propagazione e della riflessione delle onde radio ha mostrato che, a partire da circa 80 km di quota, la radiazione ultravioletta, i raggi X e i fasci di particelle provenienti dal Sole hanno un effetto ionizzante sui gas che costituiscono l’atmosfera, aumentandone la conducibilità elettrica e la capacità di riflessione di onde radio di una certa lunghezza d'onda.
A causa della concentrazione relativamente alta degli ioni nell’aria, lo strato che si estende fino a circa 640 km di altezza è detto ionosfera. Tuttavia, in riferimento alle elevate temperature che vi si registrano (fino a circa 1200 °C alla quota di 400 km), la stessa regione è talvolta indicata come termosfera.
La zona situata al di sopra della ionosfera, detta esosfera, si estende fino a circa 800 km d’altezza; al di sopra di questa quota inizia la magnetosfera, la regione dello spazio dove si trovano ioni di gas atmosferici rarefatti che risentono fortemente del campo magnetico terrestre e del vento solare.



venerdì 6 febbraio 2009

La genetica e l'ingegneria genetica

Il primo che indagò scientificamente sulla trasmissione dei caratteri ereditari fu il monaco cecoslovacco Johann Gregor Mendel (1822-1884), considerato il fondatore della GENETICA, la scienza che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari.



Rappresentazione schematica della prima legge di Mendel. La prima generazione è composta dal 100% di individui tutti uguali, ibridi, che manifestano il carattere "fiori rossi".





Rappresentazione schematica della seconda legge di Mendel.






Spiegazione della prima legge di Mendel. Il 100% dei discendenti sono ibridi (eterozigoti) Rr con il carattere dominante "fiori rossi".


Spiegazione della seconda legge di Mendel. Da due genitori Rr nascono il 25% di discendenti RR (omozigoti a fiori rossi), il 25% di discendenti rr (omozigoti a fiori bianchi) e il 50% di discendenti Rr (eterozigoti a fiori rossi).

Il test-cross
Per scoprire se un individuo è omozigote o eterozigote si ricorre a un particolare incrocio detto test-cross.
Si fa accoppiare l'individuo in esame che manifesta un carattere dominante con un altro omozigote recessivo. Se qualcuno dei discendenti manifesta il carattere recessivo, l'individuo testato è sicuramente eterozigote.
Negli esempi seguenti sono considerati i caratteri seme liscio L e seme rugoso l. Le frecce indicano le possibili combinazioni di alleli.




Calcolo della probabilità in genetica.


Calcolo della probabilità della prima legge della genetica. Il 100% dei discendenti sono ibridi Rr a fiori rossi.

Calcolo delle probabilità della seconda legge della genetica. Il 25% dei discendenti sono omozigoti a fiori rossi; il 25% sono omozigoti a fiori bianchi, il 50% sono eterozigoti a fiori rossi.

Malattie ereditarie

Il cariotipo umano.
Mappa dei cromosomi umani.

La trisomia 21


La trasmissione delle malattie ereditarie.


Probabilità di ereditarietò dell'anemia mediterranea da due portatori sani. Il 25% dei discendenti sono sani; il 25% sono malati e il 50% sono portatori sani (microcitemici)

Le diverse possibilità di trasmissione del gene dell'albinismo.

Le diverse possibilità di trasmissione del gene del nanismo.

Le diverse possibilità di trasmissione del gene del daltonismo.

Le diverse possibilità di trasmissione del gene dell'emofilia.

martedì 3 febbraio 2009

La biologia molecolare

Schema dei quattro nucleotidi del DNA.


Come si forma la doppia elica a spirale del DNA.


Adenina A e timina T si legano con due legami idrogeno, mentre guanina G e citosina C si legano con tre legami idrogeno.


La DUPLICAZIONE del DNA è la costruzione i due molecole di DNA da una preesistente.
a) Molecola di DNA non avvolta a spirale.
b) I due filamenti di DNA sono separati da enzimi e iniziano ad appaiarsi nuovi nucleotidi.
c) I nuovi nucleotidi si uniscono tra loro.
d) La duplicazione del DNA è completata.
Le frecce indicano la direzione di allungamento dei nuovi filamenti di DNA.


Nella TRASCRIZIONE, le "lettere" dei nucleotidi del DNA sono trascritte nei nucleotidi dell'RNA secondo la regola di appaiamento A-U e G-C.

Schema di una molecola di t-RNA (a sinistra) con i siti di attacco e come è arrotolata in realtà (a destra).


Schema semplificato della TRADUZIONE: man mano che il ribosoma legge la tripletta, alla catena vengono aggiunti gli amminoacidi corrispondenti.



Gli insiemi di tre nucleotidi ottenuti dalle possibili combinazioni di quattro basi vengono tradotti negli amminoacidi indicati al centro della figura. Si noti che le triplette UAA, UGA e UAG non codificano per nessun amminoacido e rappresentano un segnale di arresto.